Usando il nostro sito web, acconsenti alla nostra politica sulla privacy e accetti i suoi termini. Se desideri ulteriori informazioni o hai domande sulla nostra politica sulla privacy non esitare a contattarci.

Copyright 2023 - DUECI Termoidraulica

LA DECALCIFICAZIONE

Il trattamento di decalcificazione, più noto come addolcimento, serve ad eliminare i sali di durezza, composti chimici con basso coefficiente di solubilità e che quindi tendono a creare incrostazioni. Il composto maggiormente responsabile della durezza dell'acqua è il calcio carbonato (CaCO3 insolubile) che si trova disciolto in acqua sottoforma di calcio bicarbonato (Ca(HCO3)2 solubile). Con il riscaldamento dell'acqua il bicarbonato di calcio diventa carbonato di calcio, e qui ha inizio la cristallizzazione di quello che comunemente viene chiamato calcare. Le incrostazioni che si formano risultano essere vere e proprie barriere, con caratteristiche che interferiscono con la regolare conduzione di un impianto:

- Hanno bassa conducibilità termica, diminuendo l'efficienza termica dei generatori di calore e di conseguenza aumentando i consumi;

- Danno origine al fenomeno della corrosione elettrolitica, dovuta alla concentrazione di correnti galvaniche sulla zona incrostata;

- Creano surriscaldamento localizzato su resistenze elettriche (ferri da stiro, lavatrici, scaldabagni, ecc.) e sugli scambiatori termici (caldaie, bollitori, scambiatori, ecc.);

- Creano occlusione delle tubazioni, diminuendo la portata globale dell'impianto e un maggior consumo da parte di pompe e circolatori che devono lavorare a regimi maggiori;

- Hanno potere neutralizzante nei confronti dei saponi, aumentandone il consumo;

- Aumentano il pH dell'acqua e quindi creano secchezza della pelle e delle mucose, causando irritazioni e altre patologie più o meno importanti dell'epidermide.

È quindi importante porre rimedio in modo preventivo installando i dispositivi che eliminino o tamponino il problema calcare.

Sistemi di decalcificazione

Condizionamento chimico: consiste nell'immettere proporzionalmente, mediante dosatori in linea, sostanze in grado di modificare la natura dei sali di durezza rendendoli più solubili in acqua o riducendo il fenomeno della cristallizzazione;

Condizionamento magnetico: consiste nel far passare l'acqua dura attraverso un sistema magnetico che disgrega le molecole del calcare in composti con struttura cristallina differente (aragonite) che non è in grado di creare depositi calcarei;

Scambio ionico: consiste nel far passare l'acqua dura attraverso resine cationiche in grado di sostituire ioni sodio agli ioni calcio e magnesio, formando composti solubili in acqua e quindi non in grado di cristallizzare.